Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato: sono i diavoli, in tumulto, alla ricerca del loro Re, il terribile Satana. Millemila anime sono giunte sulle rive dello Stige, vittime improvvise di una peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è intasato. Minosse, impietoso giudice, fatica a esaminare tutte le colpe.
Le operazioni rallentano e Belzebù, con saggezza infernale, concede uno sconto di pena a tre buffoni: Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella. Tornano a fare ciò che in vita facevano meglio: intrattenere.
Lo spettacolo si ispira all’antica arte del buffone, l’intrattenitore per eccellenza, devoto allo sghignazzo. Da sempre i comici sono attratti e spaventati dall’inferno: l’Averno è la meta finale per chi osa tutto pur di strappare una risata. L’inferno e i suoi sulfurei carcerieri sono radicati nella tradizione popolare e nei racconti dei cantastorie. Racchiude il tragico e il grottesco, l’alto e il basso.
«Abbiamo provato a indagare, tra tardo Medioevo e Rinascimento, alcuni esempi di racconti infernali, libelli dal sentore mefitico» scrive Stivalaccio Teatro, compagnia che rinnova la commedia dell’arte con stile unico. «A narrare sono tre attori, anzi, buffoni: comici, reietti, pronti a tutto per portare il riso. Lo faranno con l’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che diede vita alla grande tradizione dei comici dell’arte. Strambe figure, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi e improvvisazioni».
con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota
soggetto originale e regia Marco Zoppello
scenografia Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi
costumi Lauretta Salvagnin
disegno luci Matteo Pozzobon
maschere e carabattole Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare
musiche originali Ilaria Fantin
calzature Aldo Biasibetti
assistente alla regia Alvise Romanzini
foto e video Serena Pea
scenografia realizzata nella bottega di Stivalaccio Teatro da Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon con la consulenza artistica di Alberto Nonnato
realizzazione costumi Antonia Munaretti
produzione Stivalaccio Teatro
si ringraziano il Teatro Busnelli di Dueville e l’Accademia Olimpica di Vicenza